• Cocciglia

    Posted on Agosto 21, 2012 by in Territory

    Cocciglia is 353 meters above sea level,9 kilometers form Bagni di Lucca it found by travelling along the ss12 Brennero until one reaches the Scesta.Just before one arrives at the village theres an oratory dedicated to San Michele of the 13thcentury and its cemetry.At cocciglia one passes through a gate called Chiarello(a mediaeval hero),one enters a fortress,slots and small windows are still visable, now they have been closed to construct houses.On the state road theres a bridge called Ponte Nero and an oratory of San Rocco dated 1532. From the bridge there is a view of the Straits of Cocciglia(Strette di Cocciglia) stone that has been woren away by the Lima and has created this stricking canyon.

    The History
    Cocciglia is first remembered in a parchment of 985 as a village of the population of Casabasciana.It’s name derives from a late roman settler Caucilius o Cocilius.It was in possession of the Lupari family of Bennabio and it followed their fate.Cocciglia was a defence outpoost for the villages in the Controneria and Corsena.There was always rivalry between Cocciglia and Palleggio and a legend tells that in one of these conflicts Chiarello was killed near a bridge called Ponte Vecchio.The parish church is consecrated to San Bartolomeo it has only one aisle but the bell tower is a masterpiece made with an arch which is based on two shelves,one enbeded in the doorway and the other in the wall of the priests house situated opposite the bell tower.The organ in the church bears an inscription by pen and dates 1860. One can also see the remains of the tuff walls that once surrounded the village.

    Famous People
    Chiarello – lived in an undefined period and was killed by the population of Palleggio and there hero Palledoro.

  • Cocciglia

    Posted on Maggio 28, 2012 by in Frazioni e Località

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    È a 330 metri sul livello del mare, dista nove chilometri dal capoluogo, raggiungibile dalla strada statale del Brennero in località Scesta. Prima di arrivare in paese si trova l’oratorio dedicato a San Michele del sec. XIII con l’annesso cimitero.  Arrivati in paese attraverso la porta di Chiarello, l’eroe paesano, si entra nella fortezza medievale con ben visibili ancora le feritoie e le piccole finestre che venero chiuse quando si costruirono le case. All’altezza del Ponte Nero sulla Statale del Brennero, si trova l’oratorio di San Rocco costruito nell’anno 1532. All’interno dell’oratorio si può ammirare un affresco dell’epoca rappresentante la crocifissione. Dal ponte è possibile osservare le celebri “strette di Cocciglia”, rocce scavate dal Lima che ha creato dei canyon molto suggestivi. Mariano Giannini (1890-1972) nel suo libro “Il Pratofiorito” così lo descrive:

    “Tra le foglie e i tronchi dei castagni si scorgeva oltre la Scesta, in pieno sole, il paesino di Còciglia, con le case scaglionate su per l’erto pendio, sormontate dalle mura diroccate del vecchio castello che domina a strapiombo “le strette”, dove la strada e la Lima, affiancate, sembrano che stentino ad aprirsi un passaggio.”

    La storia di Cocciglia
    Cocciglia è ricordata per la prima volta in una pergamena del 985 come villa del plebato di Casabasciana. Pare che il suo nome derivi da Caucilius o Cocilius un colono della tarda romanità. Fu possesso della famiglia Lupari di Benabbio e ne seguì le sorti come abbiamo già detto per altri paesi. Cocciglia rappresentò l’avamposto difensivo per i paesi della Controneria e per Corsena. Fu sovente in lotta con il paese di Palleggio tanto che la leggenda narra che Chiarello eroe di Cocciglia fu ucciso da Palledoro (eroe di Palleggio) durante un’imboscata al di là del Ponte Vecchio che si trova fa i due paesi. La chiesa parrocchiale è consacrata a San Bartolomeo ed è ad unica navata, il campanile è opera di creatività ed ingegno, sviluppandosi da un arco che poggia su due mensole di pietra, una piantata nel mezzo della lunetta della porta d’ingresso e l’altra nel muro della canonica che sta di fronte. L’organo all’interno della chiesa reca una scritta a penna del 1860. Sono visibili anche i resti delle mura di tufo che circondavano il paese.

    Curiosità: 

    La piazzetta delle campane.
    Con questo nome viene indicato il piazzale davanti alla chiesa parrocchiale.  Una volta questo luogo costituiva un punto di ritrovo per tutti i giovani del paese.

    Il 24 agosto, per San Bartolomeo, c’era la festa grande dedicata al Patrono del paese. I ragazzi aspettavano con ansia questo giorno, perché veniva sempre il chiccaio, che montava nella piazzetta il suo banco pieno di ogni ben di Dio, giocattoli e tane cose buone da mangiare.
    San Bartolomeo è considerato il patrono di tutti i giovani. Così,  in quel giorno, le mamme portavano i loro figli, anche dai paesi vicini, per farli partecipare alla benedizione, che veniva impartita con una reliquia del Santo conservata nella chiesa.


    La grotta azzurra.
    A circa cento metri a valle del Ponte Nero finiscono le Strette di Cocciglia. In quei pressi, l’acqua forma un pozzo al quale è stato dato il nome singolare. Nel primo pomeriggio, infatti, il sole entra nelle Strettee di Cocciglia e, penetrato nella gola, crea nelle acque un colore che ha fatto dare al luogo il nome di Grotta azzurra o di Pozzo azzurro.

     


     I testi descrittivi dei luoghi e le nozioni storiche sono tratti dai testi:

    “I BAGNI DI LUCCA” di Bruno Cherubini
    “LA VAL DI LIMA” di Riccardo Manca per  foto e stemmi
    Foto paese ©  Emanuele Lotti.
    “STORIE E LEGGENDE DELLA MONTAGNA LUCCHESE” di Paolo Fantozzi e “IL LINCHETTO2” di Carlo Gabrielli Rosi.